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La Mosca e il Ragno
il bestiario musicale del Seicento tra Scienza e Mito

testi di Marco Muzzati, dagli scritti di Francesco Redi, Athanasius Kircher, Galileo Galilei, Ulisse Aldrovandi

 

Nel Seicento assistiamo a un vero e proprio terremoto culturale e scientifico, è un momento di passaggio, un trampolino di lancio verso l’Illuminismo settecentesco, tutto volto al moderno progresso scientifico e alle sue importanti scoperte e invenzioni.

 

Tra le false credenze, i miti, l’oscurantismo dell’Inquisizione e di una scienza retrograda e cristallizzata nei dogmi di un pensiero legato alla filosofia naturale aristotelica, spesso applicata da personaggi vicini all’alchimia e alla “stregoneria”, si affaccia per la prima volta un nuovo pensiero scientifico, guidato dal metodo sperimentale, grazie alla grande figura di Galileo Galilei.

 

È proprio nel Seicento che l’uomo inizia a “riscoprire” il mondo della natura con un occhio nuovo, guidato dalle conoscenze acquisite. Il cambio di rotta però non è repentino e ancora i due mondi convivono, si sovrappongono e si scontrano, generando forti diatribe in campo naturalistico come quella tra il padre gesuita Athanasius Kircher e lo scienziato Francesco Redi, il primo tanto noto in campo musicale per la sua Musurgia Universalis, i suoi studi sull’acustica, nonché sul tarantismo e le tarantelle taumaturgiche, il secondo illustre per i suoi esperimenti sulle mosche, con cui mise del tutto fine alla ancor diffusa credenza dell’autogenesi.

 

Il Barocco musicale seicentesco è popolato da galli, galline, cucù, uccelli variopinti, pesci, pecorelle, scimmie e altri animali esotici o fantastici ed è ancora fortemente intessuto di accenni naturalistici, imitazioni acustiche, allegorie faunistico-dedicatorie e omaggi a quel mondo così vicino, fino ad allora legato alle fantasie favolistiche che permeavano la quotidianità, e faticosamente si avviava a distaccarsene, in un processo di inurbamento e di approfondimento scientifico nella conoscenza e coscienza comune.

 

 

 

Musiche di: T. Merula, M. Cazzati, A. Kircher, M. Uccellini, M. Grancini, N. Matteis, V. Eyck,  e altri

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Sensus  -  dir. Marco Muzzati

Paolo Faldi: oboe barocco, flauti

Domenico Cerasani: tiorba, chitarra barocca

Marco Muzzati: salterio, percussioni, voce recitante

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